La Asl Lanciano Vasto Chieti ha
stabilizzato 182 infermieri e 12 dirigenti sanitari a
conclusione della procedura avviata ai primi di agosto. E' stata
infatti pubblicata la delibera per l'assunzione con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato dei candidati in possesso dei
requisiti previsti dalle legge di bilancio 2021 nella quale
erano stati previsti, tra l'altro, interventi finalizzati a
contrastare il precariato valorizzando la professionalità
acquisita dal personale sanitario anche durante l'emergenza
Covid.
Le assunzioni sono immediate: il personale dell'unità
operativa "Risorse umane", infatti, è già al lavoro per sbrigare
le procedure preliminari alla sottoscrizione dei contratti, che
avverrà nel giro di pochi giorni. E' ancora in corso, invece,
l'istruttoria per altri 12 candidati infermieri, per i quali
devono essere verificate le dichiarazioni rese in ordine al
possesso dei requisiti, fondamentali per avere accesso alla
stabilizzazione, riservata ai professionisti che hanno maturato
18 mesi di servizio nella sanità pubblica, anche non
continuativi, di cui almeno 6 nel periodo tra il 31 gennaio 2020
e il 30 giugno 2022. Fondamentale, però, era avere svolto la
propria attività per 6 mesi presso l'Azienda della provincia di
Chieti.
Per quanto riguarda i dirigenti sanitari le assunzioni
riguardano 4 psichiatri, 2 otorini, 1 cardiologo, 1 dermatologo,
1 anatomopatologo e 2 veterinari. Per altri 22 candidati che
hanno fatto domanda è ancora in corso la verifica dell'effettivo
possesso dei requisiti previsti nel bando.
Per il direttore generale della Asl Thomas Schael "la
stabilizzazione dei precari è stata ritenuta una priorità, con
una doppia ricaduta: fornire rinforzi ai reparti maggiormente in
affanno e dare ai professionisti quella sicurezza lavorativa che
permette di investire sul proprio futuro con progetti duraturi.
Entrambe le procedure sono state portate a conclusione in tempi
rapidissimi, visto che il termine per la presentazione delle
domande era scaduto il 25 agosto".
Sul tema si era registrato anche un coinvolgimento attivo
della Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e
Ospedaliere, che aveva caldeggiato l'inserimento della norma
nella Legge di Bilancio.
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