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Non solo estetica, 1 italiano su 2 in palestra per la salute

Presentati i risultati del progetto "La salute al Centro" di Asc

Roma ANSAcom

Sempre più spesso in palestra, non solo per motivi estetici, ma per la salute: un italiano su due va in un centro sportivo per risolvere un problema di salute, che si tratti di mal di schiena o di iperglicemia. A fare il punto su come la pandemia di Covid-19 ha cambiato il modo con cui gli italiani si approcciano allo sport sono i risultati del progetto "La salute al centro", presentati al convegno "Sport Work: sport, lavoro, presente", organizzato da Attività Sportive Confederate (Asc).

Il progetto, "volto a promuovere l'attività fisica come veicolo di cambiamento degli stili di vita - spiega il project manager Marco Visconti - è stato condotto nelle Palestre della Salute, un modello di palestra con specifici requisiti strutturali e organizzativi, tra cui la mancanza di barriere architettoniche e la direzione affidata a tecnici qualificati". Dai 2.000 questionari somministrati ai frequentanti, è emerso che il 47% ci andava per motivi 'funzionali', ovvero per risolvere problemi di salute o perché gli era stato prescritto dal medico. Per quanto riguarda la sedentarietà sono emersi dati che ricalcano quelli dell'Istat.

"Le persone che si definiscono sedentarie sono state oltre il 30% - precisa Visconti - ma con livelli diversi: lo sono di più le donne e si registra un forte gap generazionale, con un progressivo aumento andando avanti con l'età. C'è, inoltre, un forte gradiente nord-sud, con i sedentari che sono in media il 23% nelle regioni del Nord ma raddoppiano in quelle del Sud, dove sono il 46%". Momento di confronto tra esponenti delle società sportive, dirigenti e istituzioni, l'evento ospitato al Centro Congressi di Confcommercio a Roma, "è stato un'occasione - spiega il presidente di Asc Luca Stevanato - per riflettere sulle trasformazioni che attraversano il mondo dello sport: dalle aspettative delle persone che lo praticano alle diverse modalità di fruizione con le nuove tecnologie, fino alla nuova normativa sulle attività sportive che entrerà in vigore il prossimo luglio e a lungo attesa".

In collaborazione con:
ASC - Attività Sportive Confederate

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