ROMA, 9 NOV - Un ospedale di comunità gestito da infermieri e medici di base, telemedicina e apparecchi per rilevare battito del cuore, ossigeno nel sangue e temperatura: questi gli 'ingredienti' del progetto 'Telehomecare', attivato dal 2015 dall'Asl di Brindisi a Ceglie Messapica per seguire i malati cronici, e presentato oggi a Roma alla prima Convention del Management della sanità organizzata dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).
"Quello che prima era un presidio ospedaliero è stato riconvertito in un ospedale di comunità gestito da infermieri, sotto la responsabilità dei medici di base - spiega Francesco Galasso, direttore del distretto - Lì vengono ricoverati i malati cronici con la malattia in fase di ri-acutizzazione che non possono essere seguiti a casa, ma necessitano di assistenza infermieristica tutto il giorno". Tramite fondi europei, sono stati acquistati degli apparecchi per il monitoraggio del paziente, attraverso elettrocardiogramma, e la rilevazione di ossigeno nel sangue, peso e temperatura corporea, che vengono poi inviati al medico di base, che interviene se ci sono dei parametri fuori norma. "Il progetto è stato poi esteso anche ai pazienti seguiti in assistenza domiciliare grazie all'acquisto di apparecchiature portatili - continua Galasso - In questo caso è l'azienda a portare la macchina a casa e spiegare al familiare come fare le rilevazioni in determinati momenti".
Si è scelto di seguire i malati cronici con broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), scompenso cardiaco e diabete. In tre anni sono state così seguite 320 persone, con risultati positivi. "Per molti è stato evitato il ricovero in ospedale - prosegue - ed evitare un nuovo ricovero nei casi di scompenso cardiaco". A ciò va aggiunto anche il risparmio economico. Il costo effettivo del servizio di telemedicina è infatti di 30 euro al giorno, contro i 300 euro che si spenderebbero in caso di ricovero in ospedale.
"Da qualche mese il progetto è stato esteso a tutti i comuni dell'Asl - conclude Galasso - che conta 400.000 abitanti, grazie ad altri finanziamenti europei con cui sono stati acquisti altri macchinari portatili. E' stato attivato anche un centro di controllo, presidiato da operatori sanitari per 12 ore al giorno, in cui saranno convogliati tutti i dati dei pazienti degli altri 4 ospedali di comunità o seguiti a domicilio. Dal centro si attiverà l'intervento del medico in caso di bisogno. Il medico di famiglia può anche consultarsi con lo specialisti in tempo reale, tramite video".
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