ROMA, 9 NOV - Una 'squadra' con tutti gli operatori sanitari del territorio per migliorare l'assistenza e ridurre i cosiddetti accessi inappropriati al Pronto Soccorso, cioè i casi non gravi e non urgenti: è la strategia scelta dall'Agenzia di tutela della salute (Ats) della Brianza, con il progetto 'Gruppo di miglioramento degli accessi al pronto soccorso', avviato da febbraio 2017, e presentata a Roma alla prima Convention del Management della sanità organizzata dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).
"La decisione di intervenire - spiega Oliviero Rinaldi, direttore socio-sanitario dell'Ats - è stata presa dopo i problemi affrontati nell'inverno 2016-2017, in cui ci sono stati diversi picchi di iper-afflusso per via dell'influenza con molti accessi inappropriati al pronto soccorso, che hanno creato difficoltà organizzative e disagi, anche ai cittadini". Da lì l'idea di costituire il Gruppo di Miglioramento, con il compito di rilevare le criticità e trovare possibili soluzioni per i 9 pronto soccorso delle province di Lecco e Monza. E' composto dai dirigenti dell'Ats, gli ospedali pubblici e privati con pronto soccorso, medici e pediatri di base e guardie mediche, e coinvolge anche l'Ordine di medici di Monza e Lecco, il Collegio degli infermieri e il Consiglio di rappresentanza dei sindaci.
Nei primi 45 giorni di lavoro il Gruppo ha individuato le principali criticità, e cioè i tempi di attesa e presa in carico soprattutto in pazienti fragili, accessi inappropriati, specialmente per i codici bianchi, aumento degli accessi ad elevata complessità dovuto al numero crescente di anziani. "Oltre a questo ha individuato - continua Rinaldi - 32 azioni di miglioramento, di cui 23 di sistema, e 9 implementate nelle singole strutture di Pronto soccorso". Tra queste c'è stata l'istituzione di un'unità di crisi di emergenza-urgenza che in 24 ore può mettere al tavolo tutti i soggetti per decidere in tempi rapidi azioni di miglioramento condivise a livello territoriale ed, ove richiesto, un temporaneo ampliamento dei posti letto per i momenti più critici. Tra le altre azioni di miglioramento di sistema si annoverano l'istituzione di codici di priorità per bambini e grandi anziani, e l'individuazione di un cruscotto di monitoraggio con 47 indicatori (come il numero di accessi, i tempi di presa in carico, il tempo di attesa, la percentuale di abbandono, la mortalità) che permettono ad ogni Pronto soccorso di valutare le proprie prestazioni rispetto agli altri dell'Ats. I risultati iniziano a vedersi. Nel primo anno del progetto c'è stato un calo del 4% del numero complessivo di accessi, e una riduzione del 10% dei codici bianchi, "quando in tutta Italia gli accessi al Pronto soccorso sono aumentati - conclude Rinaldi - Quest'anno poi, nonostante l'epidemia di influenza eccezionale, grazie ad alcune azioni e al temporaneo ampliamento dei posti letto, siamo riusciti a gestire meglio le criticità sul territorio e rispondere ai cittadini, riducendo notevolmente i disagi rispetto al periodo precedente l'attivazione del gruppo di miglioramento".
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