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Menarini e l'arte, tra tradizione e innovazione
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Lucia Aleotti: 'Bellezza fa parte nostro sentire più importante'
Lucia Aleotti, membro del Board di Menarini, durante la presentazione a Palazzo Pucci - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Menarini
La monografia su Sandro Botticelli presentata a Firenze, la seconda sull'artista realizzata dal gruppo farmaceutico Menarini, è una tappa importante di un viaggio di 67 anni per promuovere l'arte. Il primo volume, dal titolo 'Il Testimone d'Egitto', fu pubblicato nel 1956 e nel tempo Menarini ha creato anche, era il 1977, la rivista 'Minuti Menarini' proprio per raccontare ogni mese i protagonisti dell'arte italiana. La rivista, a cura della Fondazione internazionale Menarini, vanta una comunità di centinaia di migliaia di medici italiani e operatori sanitari.
Il rapporto di Menarini con l'arte non si ferma ai volumi e alla tradizione ma viaggia anche sui binari dell'innovazione. In questo senso spiccano le 'Menarini Pills of Art', pillole video pensate per far conoscere le curiosità legate alle opere di artisti rinascimentali: ne sono state pubblicate circa 700, tradotte in otto lingue, con decine di milioni di visualizzazioni. I video sono disponibili sul canale YouTube di Menarini. All’interno del canale, aggiornato mensilmente con nuovi contenuti, sono stati pubblicati recentemente i video delle opere più celebri di Botticelli, ma anche L’Adorazione dei Magi di Leonardo, La Madonna delle Cave di Mantegna e Il Bacco di Caravaggio.
Lucia Aleotti, membro del Board di Menarini, spiega che “attraverso le 'Menarini Pills of Art' abbiamo voluto reinterpretare in senso moderno la nostra tradizione artistica. Il tutto giocando sul doppio significato di pillola. In un minuto ci sono grandi esperti di arte che raccontano le bellezze di un quadro, un particolare e un grande artista”. Il successo è stato immediato: “Abbiamo avuto decine di milioni di visualizzazioni, siamo molto felici di questo – ha concluso -. Queste pillole portano l'arte in un attimo, il tempo di un caffè, per dare gioia e sollievo alla gente”. D'altronde Firenze e l'Italia sono arte e bellezza: “La bellezza fa parte del nostro sentire più importante”, conclude Aleotti.
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