GAIA, NADIA E LE ALTRE. (SUL)LA
PELLE DELLE DONNE di CRISTIANA IANNOTTA (Augh Editore; pag. 188;
euro 16)
Ogni anno 80 mila coppie si rivolgono a centri per la
procreazione assistita e la percentuale dei bambini nati risulta
inferiore al 3 per cento, a dimostrazione che "la Natura ha le
proprie regole", che "non tutto dipende da noi stessi e che non
esistono colpevoli assoluti". Non è un monito, è semplicemente
una cornice entro la quale si possono individuare i limiti della
pur sviluppatissima civiltà umana. Quella che Cristiana Iannotta
attraverso il suo immaginario alter ego, la giornalista free
lance Paula J.Darc, indaga scomponendola.
Paula/Cristiana approfitta di un convegno sulla procreazione
assistita per avvicinare alcune donne che con i rispettivi
compagni non riuscivano ad avere figli, riportando le loro
storie in una serie di interviste. "Alcune donne hanno fatto
ricorso a centri dove si pratica l'ovodonazione. Altre, invece,
hanno semplicemente rinunciato dopo qualche tentativo. Altre
ancora sono ricorse all'adozione". Dunque la giornalista,
emotivamente coinvolta dalla complessità dell'argomento,
racconta la storia di una giovane che ha avuto un figlio grazie
a un donatore anonimo (e con il marito conta di dargli un
fratellino o una sorellina); quella di Gaia, di Nadia, che hanno
avuto epiloghi diversi. Storie che tratteggiano un percorso
tortuoso, affrontato con la forza di un potente desiderio di
maternità. Tortuoso e difficile benché le vicissitudini narrate
si sono svolte nelle nostre "società libere, anticonformiste e
votata alla realizzazione personale" indugiando sugli aspetti
psicologici, fisici e morali.
Cristiana Iannotta vive a Roma ed è autrice di racconti,
romanzi e storie per bambini.
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