- Almeno un anziano su due perde i denti a causa della parodontite con conseguenze sull'umore, le relazioni sociali e l'alimentazione. Eppure gli anziani sono proprio quelli che meno si impegnano nell'igiene orale: solo tre over 65 su 10 vanno dal dentista. Sarà questo uno dei temi affrontati da Senior Federanziani e Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp) al settimo Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, che si terrà a Rimini dal 30 novembre al 2 dicembre.
Circa il 30% dei denti mancanti nella popolazione sono stati persi a causa della parodontite e tale percentuale supera il 50% nelle persone della Terza Età. Questa malattia infiammatoria di origine batterica che colpisce il parodonto, ovvero le ossa che fanno da base alla dentatura, provoca anche la mobilità e uno spostamento dei denti residui ed e' collegata spesso a un'importante difficoltà di masticazione", spiega Mario Aimetti presidente della Sidp. D'altronde, la perdita dei denti e la malnutrizione si influenzano reciprocamente. "Una cattiva alimentazione, povera in frutta e verdura e dunque in vitamine - prosegue l'esperto - e' una causa di maggiore risposta infiammatoria dei tessuti paradontali che supportano il dente.
Ciò a sua volta influisce sulla progressione della malattia".
Viceversa la caduta dei denti provoca malnutrizione poiché implica una difficoltà di masticazione, in particolare, della carne, ovvero delle proteine necessarie a mantenere la massa muscolare, già soggetta a ridursi con l'invecchiamento.
La caduta dei denti ha anche profonde implicazioni a livello psicologico e sociale. "Spesso comporta - commenta Roberto Messina, presidente di Senior Italia Federanziani - difficoltà a parlare correttamente e questo e' collegato alla perdita di autostima e una diminuzione delle relazioni sociali. La scienza ci segnala inoltre come esista una correlazione tra perdita dei denti e sviluppo di deficit cognitivi e demenza". Per quanto la caduta dei denti sia considerata spesso inevitabile, studi scientifici dimostrano che anche in età avanzata è possibile prevenire e curare molti disturbi parodontali, mantenendo una corretta igiene orale e affidandosi al dentista. Eppure l'Italia, secondo dati Istat 2015, e' agli ultimi posti per le cure odontoiatriche in Europa. Ha visitato almeno una volta in un anno uno studio dentistico il 46% della popolazione sopra i 15 anni, una percentuale che scende man mano che aumenta l'età: non va oltre il 36% tra gli over 65 e il 29% tra gli over 75.
Far arrivare i consigli giusti alla popolazione senior sarà l'obiettivo di una campagna di informazione targata Federanziani e Sidp, che verrà presentata a Rimini.
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