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Igiene orale professionale: può essere dannosa?

Igiene orale professionale: può essere dannosa?

Risponde la dott.ssa Livia Nastri della SIdP

03 luglio 2024, 17:07

Redazione ANSA

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Livia Nastri, Commissione SIdP-ANSA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Livia Nastri, Commissione SIdP-ANSA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una bocca sana ci consente di parlare, sorridere, sentire il gusto, masticare, deglutire ed esprimere emozioni. Mantenerla sana, tuttavia, richiede un’attenzione quotidiana. Molti problemi dentali sorgono a causa della prolungata presenza di placca dentale, che è la causa principale di infiammazione gengivale e carie. Purtroppo anche se si spazzolano regolarmente i denti, una certa quantità di placca batterica può sfuggire, in particolare in alcune zone di più difficile accesso. Questo è il principale motivo per cui periodicamente, anche in assenza di malattia, anzi proprio per prevenirle, è necessario sottoporsi ad una seduta di igiene dentale professionale. Molti pazienti si chiedono se l’igiene professionale possa creare dei danni.  Facciamo chiarezza.

L’igiene orale professionale è in grado di rimuovere la placca (e il tartaro che da questa deriva) in modo completamente sicuro per il paziente. L’igiene professionale potrà essere eseguita in maniera selettiva solo sui depositi aggiunti alla superficie del dente. Gli strumenti professionali includono strumenti meccanici con impiego di acqua e vibrazione (i più comuni sono gli ultrasuoni), che sono in grado di disgregare il tartaro e rimuoverlo dalla superficie del dente senza provocare lesioni. Possono essere impiegati strumenti più delicati se il deposito di placca è più recente, e quindi più soffice, come spazzolini e coppette in gomma insieme a paste a leggera abrasività che contestualmente lucidano la superficie del dente. Questo processo di lucidatura è utilissimo sia per la rimozione della placca e delle pigmentazioni, sia per lasciare il paziente con delle superfici più lisce. Anche in questa fase, la tipologia di strumento utilizzato, il tipo di pasta, la velocità di rotazione e i punti di applicazione, dovranno essere selezionati dall’odontoiatra o dall’igienista dentale per ottimizzare il risultato e rendere il processo completamente sicuro per lo smalto dei denti e per le gengive. Professionalmente, possono essere inoltre impiegate delle particolari 'polveri' che insieme ad un getto di aria e acqua sono in grado di rimuovere la placca batterica e le pigmentazioni.

Infine se il paziente è affetto da parodontite ed è necessario, possono essere impiegati strumenti manuali per la rimozione dei depositi di placca e tartaro sottogengivali che eventualmente non siano stati rimossi dai mezzi meccanici. Per ciascuno di questi sistemi, l’evoluzione tecnologica ha condotto alla disponibilità di sistemi più veloci, sicuri ed efficaci anche in condizioni di maggiore accumulo di placca o di tartaro, ma anche più delicati, in condizione di minori depositi o di terapie preventive (di profilassi) in soggetti completamente sani. La maggior parte di queste procedure possono inoltre essere “guidate” dall’impiego di un colorante che evidenzia la placca batterica, aiutando il professionista a visualizzarla e il paziente a localizzare le zone che non riesce a pulire adeguatamente. Questi coloranti (i rivelatori di placca) danno anche informazioni sullo stadio di accumulo di placca, riconoscendo la placca più recente da quella più matura e da quella “acida” ovvero in grado di determinare più facilmente la carie.

Bisogna ricordare che lo smalto è la sostanza più dura del nostro organismo, capace di resistere, entro certi limiti, alla masticazione durante tutta la vita, all’attrito di cibi, all’azione di alimenti acidi. Può essere, però, usurato durante lo spazzolamento da parte del paziente se il dente viene spazzolato con forza, con movimenti di sfregamento ripetuti orizzontali e verticali, con spazzolini non idonei (come quelli con filamenti duri), dentifrici molto abrasivi. E i danni possono coinvolgere anche le gengive, con la comparsa di recessioni gengivali e segnali di trauma. L’igiene professionale, dunque, oltre a rimuovere la placca, il tartaro e a lucidare le superfici dentarie, ridando salute e splendore al sorriso, comprenderà anche le informazioni utili al paziente per migliorare l’igiene orale domiciliare, ridurre il rischio di danni e di patologie. Inoltre, nel corso dell’igiene professionale possono inoltre essere eseguite applicazioni di sostanze rimineralizzanti, che rinforzano lo smalto dei denti o che proteggono specifiche zone, a maggior rischio di carie.

Esistono dei rischi dell’igiene orale professionale? Veramente pochi.

In qualche caso è possibile che il paziente abbia sensibilità durante e subito dopo l’igiene professionale. Questa condizione, generalmente transitoria, dura al massimo alcuni giorni e può essere facilmente gestita dall’impiego di sostanze desensibilizzanti sia in studio che a casa. Altra possibile complicanza è un sanguinamento durante la seduta professionale. Questo effetto, legato né agli strumenti impiegati né a traumi, dipende dall’infiammazione già presente all’interno della gengiva e che essendo causata dalla placca batterica guarirà molto velocemente con la rimozione dei depositi di placca e tartaro. Anche la presenza di restauri come otturazioni, ricostruzioni o corone protesiche non rappresenta una controindicazione all’igiene professionale. Purché eseguita con strumenti idonei, accuratamente selezionati dal professionista, la durata dei restauri potrà essere prolungata da corrette condizioni di igiene orale e controllo periodico.

In conclusione, l’igiene professionale, eseguita da un odontoiatra o un igienista dentale qualificati, non danneggia denti e gengive, ha un grande valore preventivo verso carie e gengiviti, si trasforma in un’occasione di controllo per intercettare le patologie più precocemente e in un momento di informazione preziosa per il paziente per mantenere al meglio la propria salute orale. Eseguita con attenzione, con strumenti giusti, impiegati selettivamente e in maniera individualizzata, è senza dubbio di grande utilità, mentre rimandarla è un vero rischio per la propria bocca!

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