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Un reparto psichiatrico nel carcere di Spoleto

Un reparto psichiatrico nel carcere di Spoleto

Per più tutela detenuti con problematiche salute mentale

SPOLETO (PERUGIA), 03 aprile 2018, 11:26

Redazione ANSA

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Il carcere di Spoleto ha una nuova struttura per aumentare la tutela dei detenuti con problematiche di salute mentale. E' stato infatti inaugurato un reparto di osservazione psichiatrica nell'ambito del programma di chiusura e superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
    La struttura nasce in attuazione delle indicazioni della Conferenza Stato-Regioni e degli accordi tra Regione Umbria, Usl Umbria 2 - che ne riferisce in una nota - e amministrazione penitenziaria. L'obiettivo è di implementare la tutela dei detenuti con problematiche di salute mentale all'interno del carcere.
    Il reparto accoglie pazienti per i quali si renda necessario, ai fini di approfondimento diagnostico e redazione di suggerimenti terapeutico-riabilitativi, l'osservazione psichiatrica in ambiente intracarcerario affinché l'autorità giudiziaria possa decidere in merito al prosieguo della detenzione. Ogni qualvolta lo psichiatra di un carcere del territorio nutra un dubbio diagnostico o necessiti di un approfondimento può chiedere all'autorità giudiziaria - spiega ancora l'Usl - l'invio al nuovo reparto. Che pertanto come struttura medica di secondo livello ad alta specializzazione per i casi considerati dubbi e di difficile diagnosi, con personale sanitario presente nelle 24 ore. Il reparto può accogliere fino a sei pazienti, uno dei quali con problemi di disabilità ed è stata approntata un'equipe multidisciplinare che comprende psichiatra, psicologo ed infermiere professionale che nei 30 giorni previsti del ricovero provvede all'osservazione psichiatrica, alla redazione di consigli di terapia ed alla valutazione, se necessario, della funzionalità residue per suggerire un eventuale percorso riabilitativo. Al termine del periodo di osservazione il paziente torna al carcere di provenienza.
    L'equipe lavora a stretto contatto con il gruppo della polizia penitenziaria che diviene parte attiva dell'osservazione.
   

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