Nel Dl Salvini arriva il 'Daspo' dai presidi sanitari per contrastare la violenza a medici e personale sanitario. Perplessità e sconcerto dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo): "la salute è un diritto fondamentale e va rispettato. Chi va al pronto soccorso non può essere cacciato con un daspo", commenta Filippo Anelli, presidente della Fnomceo. "Il daspo non è la via giusta per affrontare le aggressioni. Il governo chiarisca e spieghi che cosa significa e che cosa vuole fare".
L'articolo 21 del Dl Sicurezza inserisce "i presidi sanitari nell'elenco dei luoghi che possono essere individuati dai regolamenti di polizia urbana ai fini dell'applicazione delle misure a tutela del decoro di particolari aree urbane", si legge nella Relazione illustrativa. "Ciò determina la possibilità di applicare tra l'altro la misura del provvedimento di allontanamento del Questore (Daspo urbano) nei confronti dei soggetti che pongono in essere condotte che impediscono l'accessibilità e la fruizione nei suddetti ambiti".
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