Si celebra oggi, 21 giugno, la giornata mondiale dedicata alla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, da cui sono colpite in Italia oltre 6mila persone.
Oltre a un impulso alla ricerca, molto importante per chi soffre di questa patologia neurodegenerativa, da Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, arriva oggi, a margine della presentazione della Biobanca sulla Sla al Gemelli di Roma, la richiesta di aumentare ad almeno un miliardo il fondo per la non autosufficienza, destinato a tutte le patologie gravi.
"Bisogna - spiega il presidente di Aisla, Massimo Mauro - non far mancare i contributi pubblici: ancora ci sono pochi fondi a disposizione di tutte le malattie gravi. Ovviamente la Sla è una di queste. Bisognerebbe aumentare il fondo per la non autosufficienza che ha una dotazione di 450 milioni, ma che dovrebbe arrivare un miliardo come minimo. Un paese civile si contraddistingue non per gli F16 ma per quello che è capace di fare con le persone che hanno perso il dono della salute. In più, Mauro fa riferimento al bisogno di "un'assistenza di qualità". "Per gli ammalati che vivono quotidianamente problemi enormi - conclude - bisogna quasi 'specializzare' l'assistenza e i centri Nemo in Italia sono una dimostrazione di questo".
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