TORINO - L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta diventa Centro di Referenza Nazionale per la rilevazione negli alimenti di sostanze e prodotti che provocano allergie o intolleranze.
Nei Paesi industrializzati il 2% degli adulti soffre di allergie o intolleranze alimentari, percentuale che sale all'8% tra i bambini. In Italia sono interessati 1,5 milioni di adulti e si registrano 40 morti all'anno.
"Avere un Centro di referenza nazionale significa iniziare un percorso virtuoso per fare squadra", sottolinea il presidente Giorgio Gilli. "Torino - spiega Silvio Borrello, direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute - è stata scelta perché ha lavorato in modo egregio in questo campo, è un'eccellenza. Questo centro ha un ruolo importante anche per l'industria e per l'export È uno dei 6 centri nazionali di referenza, la rete italiana ha un'ottima reputazione. Quello di Torino è stato riconosciuto anche centro europeo per la Bse (il morbo della mucca pazza) e centro riferimento per le malattie dei mammiferi acquatici".
Lucia Decastelli, responsabile del Centro, ha ricordato che l'Istituto effettua ogni anno fino a 1.300 analisi per la ricerca di allergeni nascosti negli alimenti. I dipendenti oggi sono 420 ma sono previste assunzioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA