Il "rischio di un ritorno dell'epidemia di Covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi, esiste, ed è alto". Lo afferma all'ANSA Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force per l'emergenza coronavirus in Puglia. Nel caso di Vò, afferma, "la segnalazione di un nuovo caso, dopo giorni di assenza, potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici".
L'epidemia "sarà lunga e anche a fronte di un calo dei nuovi casi di contagio, il rallentamento delle misure andrebbe fatto con estrema cautela, non sicuramente nell'arco dei prossimi mesi. L'estate potrebbe essere il punto di svolta per lo stop alla misura del rimanere a casa", aggiunge Lopalco: "Le misure, a partire dal restare a casa, vanno mantenute fino a quando tutti i focolai sono spenti"
Quanto alle metropolitane delle città "vanno chiuse se non si riesce a gestirle in sicurezza, con pochissime persone per corsa", precisa l'epidemiologo. "Già venti persone in un vagone - rileva - le considero un rischio notevole ai fini della diffusione del contagio. Se non si rispetta il metro di distanza, il rischio cresce anche perchè si tratta di un ambiente chiuso".
Ora, "le grandi città sono quelle a massimo rischio. Ci aspettiamo un aumento dei casi lì e al Centro-Sud".
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