Partiranno da lunedì prossimo le chiamate da parte di volontari e operatori della Croce Rossa (Cri) per selezionare il campione di 150mila cittadini per i test della indagine sierologica su Covid-19. Ancora qualche giorno, dunque, per la messa a punto della macchina organizzativa. In totale, si apprende dalla Cri, verranno effettuate circa 190mila chiamate per arrivare a garantire il campione fissato di 150mila. Saranno impegnati 550 tra volontari ed operatori su base regionale e ci sarà una struttura nazionale di supporto.
"È fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo. Partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l'intera comunità". Lo afferma l'Istat in una nota sottolineando che la titolarità dell'indagine sierologica su Covid-19 è di ministero della Salute e Istat. L'obiettivo, si spiega, è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi, attraverso l'osservazione di un campione di 150mila persone sull'intero territorio italiano.
"Attraverso l'indagine - si spiega - si otterranno informazioni necessarie per stimare dimensioni e estensione dell'infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali sesso, età, regione di appartenenza, attività economica. Per ottenere risultati più precisi". Le informazioni raccolte, sottolinea ancora l'Istat nella nota, saranno essenziali per indirizzare politiche a livello nazionale o regionale e per modulare le misure di contenimento del contagio. "I risultati dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati per successivi studi e per l'analisi comparata con altri Paesi europei", viene evidenziato. Infine, Croce Rossa Italiana, Regioni e medici di base saranno mobilitati per assicurare la corretta procedura di gestione dei prelievi e il contatto dei cittadini chiamati a partecipare all'indagine.
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