Dalla stagione influenzale 2008-2009 a quella 2018-2019, si è osservata una diminuzione del 19,8% della copertura vaccinale tra gli ultra 65enni. Anche se nelle ultime due stagioni il valore nazionale mostra un leggero aumento (+0,8%). E' quanto mette in luce il nuovo Rapporto Osservasalute 2019, curato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, che opera nell'ambito di Vihtaly, spin off dell'Università Cattolica di Roma.
Il vaccino per l'influenza diverrà un tassello cruciale nella gestione di eventuali ondate di coronavirus in autunno, perché potrà contribuire a discernere tra influenza e sindrome Covid-19, oltre a evitare il rischio di una doppia infezione virale. Molto c'è da fare, però, affinché diventi consuetudine tra gli italiani della Terza Età. Dal Rapporto emerge, infatti, che negli anziani ultra 65enni la copertura antinfluenzale non raggiunge in nessuna Regione neppure i valori considerati minimi dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale per questa categoria particolarmente a rischio, ovvero il 75%.
Ad esempio, per la stagione influenzale 2018-19, il valore maggiore di anziani vaccinati contro l'influenza si è registrato in Basilicata (66,6%), seguita da Umbria (64,8%), Molise (61,7%) e Campania (60,3%). Le percentuali minori, invece, si sono registrate nella PA di Bolzano (38,3%), in Valle d'Aosta (45,2%) e in Sardegna (46,5%).
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