Una seconda ondata del coronavirus è possibile, e serve cautela. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza ad Agorà estate. "La comunità scientifica non la eslcude - ha spiegato- noi ci auguriamo che non ci sia, ma di fronte al rischio dobbiamo conservare le regole di cautela, utilizzare le mascherine, evitare assembramenti e lavare le mani. E poi rafforzare il Ssn, negli ultimi cinque mesi abbiamo messo più soldi che negli anni passati. Per me è solo l'inizio".
"L'auspicio è che nel giro di qualche settimana si possa andare oltre, ma per ora serve cautela", ha detto Speranza riferendosi alle misure aggiuntive prese dall'Italia per chi viene da paesi extraeuropei. "Abbiamo vissuto mesi difficili - ha aggiunto - non possiamo rimuovere le restrizioni, sarebbe sbagliato ricorrere rischi che non ci possiamo permettere. La cautela in più è condivisa dalla comunità scientifica e ci permette di superare queste settimane".
"Ho detto che possiamo affrontare la socialità tenendo le distanze, lavandoci le mani, usando la mascherina quando a contatto - ha detto il premier Giuseppe Conte -. Sulla seconda ondata io non ho mai minacciato nulla: ho detto un'altra cosa, che con il piano di controllo territorialmente articolato siamo in condizione di affrontare con relativa tranquillità anche i prossimi mesi".
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