La pandemia da coronavirus
potrebbe riflettersi anche in modo grave sulla salute della
bocca: infatti, per ansia e stress da Covid è boom di bite, si
registra un 30% di richieste in più di questi apparecchi
ortodontici per bruxismo (digrignamento dei denti nel sonno) con
casi aumentati del 36%; inoltre, un incremento del 120% (più del
doppio) rispetto al 2019 delle fratture dentali e un sensibile
aumento delle carie (+18%). È l'allarme dei dentisti della
Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP),
lanciato in occasione del Congresso Nazionale Perio 2020
tenutosi a Firenze. I dati arrivano dagli USA ma altrettanto sta
avvenendo in Italia, sottolineano gli esperti SIdP. E non è
tutto: l'aumento del bruxismo da disagio psicologico e stress da
lavoro a distanza, consumando i denti, potrebbe rendere critici
i casi più gravi di parodontite (malattia gengivale che mina la
tenuta dei denti). "Dopo il lockdown abbiamo registrato un
peggioramento delle condizioni orali e parodontali e la
complicanza anche delle fratture dentali è fra quelle più
frequentemente riscontrate - osserva il presidente SIdP Luca
Landi. Il problema, oltre alla mancanza di visite di controllo e
alla scarsa igiene orale, è riconducibile ad ansia da
distanziamento sociale", somatizzata con attività come bruxismo
o serramento dei denti che a lungo andare possono deteriorare la
superficie dentale e causare fratture, dolore alla mascella,
sensibilità dentale, emicrania e aumento della mobilità dei
denti nei pazienti con parodontite più grave".
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