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Aiom: troppe disparità, sviluppare le reti oncologiche

Aiom: troppe disparità, sviluppare le reti oncologiche

Il 32% delle strutture non offre assistenza domiciliare

ROMA, 16 dicembre 2020, 10:32

Redazione ANSA

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Aiom: troppe disparità, sviluppare le reti oncologiche - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aiom: troppe disparità, sviluppare le reti oncologiche - RIPRODUZIONE RISERVATA
Aiom: troppe disparità, sviluppare le reti oncologiche - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Italia ci sono 369 strutture oncologiche che garantiscono l'assistenza a oltre 3 milioni di pazienti. Ma sono solo 10 le Reti oncologiche regionali: Piemonte e Valle d'Aosta, Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria, Puglia, Campania e Sicilia. Ma vanno implementate e rese operative a pieno regime quanto prima in tutta Italia. Solo così si potranno migliorare gli accessi ai servizi da parte dei malati e al tempo stesso affrontare le innumerevoli emergenze legate al Covid-19.

"Al momento ci sono ancora troppe disparità: il 32% delle strutture oncologiche, per esempio, non fornisce l'assistenza domiciliare oncologica che invece è fondamentale proprio durante questa pandemia". È questo l'appello lanciato oggi dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) annunciando la partenza di un nuovo tour nazionale realizzato in collaborazione con Senior Italia FederAnziani. In tutte e 20 le Regioni saranno organizzati incontri formali cui parteciperanno gli assessori regionali alla salute, rappresentanti dei clinici e dei pazienti. Per Giordano Beretta, presidente nazionale Aiom, "l'attivazione delle reti non è più rinviabile".

"E' quanto sosteniamo da anni come società scientifica e le difficili esperienze maturate nell'ultimo anno ci stanno dando ragione - continua - Solo con una sempre maggiore integrazione tra i diversi centri oncologici, fra ospedale e territorio potremo garantire in modo davvero adeguato l'assistenza e le cure. Questa può essere assicurata anche da una Rete oncologica regionale efficiente e ben organizzata che sia in grado di spostare sul territorio, o a domicilio, alcune prestazioni. I nostri ospedali sono ancora sottoposti ad uno stress test importante a causa dell'alto numero di contagi da Covid". "Oltre al Coronavirus il nostro sistema sanitario nazionale deve fronteggiare un'emergenza perenne che si chiama cancro - aggiunge Beretta - Nell'ultimo decennio il numero di nuovi casi l'anno è aumentato del 4,5% e nel 2020 il totale delle neoplasie registrate è stato di 377mila". Ogni anno in Italia "oltre 188mila uomini e donne over 70 si ammalano di cancro e l'assistenza a questa tipologia di pazienti risulta più complessa e difficile", spiega Roberto Messina, presidente nazionale di Senior Italia FederAnziani.
   

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