Tornano a chiedere la trasparenza sui
dati relativi alla pandemia di Covid-19 in Italia, gli oltre 300
docenti che fanno capo a Lettera 150, il think tank nato durante
il primo lockdown per proporre soluzioni efficaci contro
l'epidemia e per la ricostruzione del Paese. Lo fanno in un
appello al presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Risale all'11 gennaio scorso la prima richiesta di
trasparenza sui dati relativi ai 21 indicatori sulla base dei
quali ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità
(Iss) analizzano la situazione del Paese e sulla base dei quali
vengono assegnati alle regioni i diversi colori che
corrispondono alle misure restrittive. "Abbiamo presentato al
ministero un'istanza di accesso agli atti, ma non abbiamo avuto
risposta", dice all'ANSA il giurista Giuseppe Valditara,
fondatore di Lettera 150. L'istanza chiedeva di rendere
accessibili gli indicatori di processo sulla capacità di
monitoraggio (come il numero di casi sintomatici notificati per
mese in cui è indicata la data di inizio dei sintomi e la storia
del ricovero), quelli relativi alla capacità di accertamento
diagnostico e alla gestione dei contatti (come l'intervallo di
tempo dall'inizio dei sintomi e la diagnosi) e quelli relativi a
stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari (come il
numero dei nuovi focolai e dei nuovi casi non associati a catene
di trasmissione note).
"Quindi abbiamo presentato un ricorso al Tar del Lazio per
chiedere che disponga l'ordine di esibire i dati. Lanciamo ora
un appello al presidente Draghi, nel quale nutriamo fiducia.
Abbiamo apprezzato - prosegue Valditara - il passaggio
dell'intervento alla Camera nel quale il presidente del
Consiglio ha sottolineato che la trasparenza è un elemento
fondamentale delle istituzioni e dei governi e che il governo
deve mettere a disposizione della comunità tutti i dati".
A Draghi Lettera 150 chiede adesso "di passare dalle parole
ai fatti". Secondo Valditara "il governo ha un'ottima occasione
per dimostrare la trasparenza che Draghi ha definito
fondamentale, mettendo a disposizione della comunità scientifica
tutti i dati che supportano i 21 indicatori utilizzati dal
ministero della Salute".
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