Maria Giulia Bacalini,
ricercatrice all'Irccs Istituto delle scienze neurologiche di
Bologna, è uno dei sette assegnatari del bando 'Airalzh Grants
for Young Researchers' che punta sui giovani e
sull'individuazione precoce del morbo di Alzheimer: se ancora
non c'è una cura, è possibile rallentare il processo della
malattia.
I ricercatori si sono aggiudicati il bando di Airalzh 'Agyr
2020' che ha stanziato 300mila euro, con progetti che puntano
allo studio delle fasi precoci dello sviluppo del morbo di
Alzheimer. I sintomi di questa patologia che coinvolge oltre
600.000 malati in Italia, compaiono quando il quadro
istopatologico è già compromesso e i trial clinici hanno
dimostrato che i farmaci possono ottenere ben pochi risultati
quando la malattia è già in fase conclamata. Proprio per questa
ragione, l'obiettivo dei Grants promossi da Airalzh Onlus è
quello di cercare di rallentare il morbo di Alzheimer,
diagnosticando in anticipo la malattia: più lo si individua
anticipatamente, più i trattamenti - farmaceutici e non -
funzionano.
Airalzh Onlus è l'unica associazione che promuove a livello
nazionale la ricerca medico-scientifica sulla malattia
dell'Alzheimer e altre forme di demenza. Gli obiettivi
principali di Airalzh sono concorrere all'identificazione dei
fattori di rischio, al miglioramento delle tecniche per la
diagnosi precoce e l'individuazione di nuovi bersagli per
interventi terapeutici, con lo scopo di innalzare i livelli di
cura, migliorare la qualità della vita dei pazienti e
sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia.
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