Sviluppare un'app accessibile dallo
smartphone che permetta di valutare precocemente e 'su misura'
il rischio di sviluppare malattie non trasmissibili, come quelle
cardiovascolari e respiratorie croniche, tumori e diabete. E'
questo l'obiettivo del progetto Warifa, nato per iniziativa di
12 centri di sei Paesi, compresa l'Italia, nell'ambito del
programma quadro per la ricerca Horizon 2020 dell'Unione
Europea. Esperti di intelligenza artificiale, biostatistica e
matematica applicata collaboreranno con esperti di medicina,
epidemiologia, sociologia e comunicazione.
L'obiettivo è fornire ai cittadini uno strumento per
informarsi sul rischio di sviluppare una determinata malattia, o
di peggiorare rispetto ad una già diagnosticata, o ancora di
contrarre più malattie contemporaneamente. Con una particolare
attenzione a melanoma e diabete, l'app fornirà inoltre un set
personalizzato di raccomandazioni sullo stile di vita in base al
profilo di rischio individuale. L'app potrebbe inoltre essere
uno strumento utile a ridurre la pressione sul servizio
sanitario, potrà essere utilizzata da gruppi vulnerabili, ad
alto rischio o difficili da raggiungere, motiverà gli utenti a
migliorare le loro abitudini di vita e, quando necessario, li
consiglierà di mettersi in contatto con i membri del sistema
sanitario.
Al progetto, coordinato dal Norwegian Center for E-health
Research, l'Italia partecipa con l'Istituto per le Applicazioni
del Calcolo "Mauro Picone" del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (Cnr), con referente il matematico Giovanni Sebastiani,
e con la CiaoTech Srl, accanto ad altre istituzioni scientifiche
di Romania, Spagna, Irlanda, Norvegia e Finlandia.
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