Ogni anno nascono in Italia oltre
30.000 neonati prematuri, cioè prima della 37/ma settimana di
gestazione, pari al 6,9% delle nascite. Tasso che è aumentato in
pandemia e che arriva all'11,2% per le donne con infezione da
Sars-Cov-2. E il Covid ha impattato molto su questi neonati
fragili, sia per la "forte diminuzione del latte materno donato"
sia a causa di "maggiori restrizioni per l'accesso dei genitori
nelle terapie intensive neonatali". A sottolinearlo è la Società
italiana di neonatologia (Sin), in vista della giornata mondiale
della prematurità che si celebra il 17 novembre e che vedrà
illuminati di viola edifici pubblici e monumenti.
L'Italia è tra i Paesi con il più basso tasso di mortalità
al mondo di neonati molto prematuri, cioè di peso inferiore a
1500 grammi, con una media di 11,9% rispetto alla media
internazionale del 14,6%. Restano però diverse criticità. "Ci
stiamo impegnando - afferma il presidente della Società Italiana
di Neonatologia (SIN), Luigi Orfeo - per garantire l'accesso dei
genitori senza limitazioni di orari, nelle Terapie Intensive
Neonatali (TIN), dove i nati pretermine possono restare per
mesi". Tra l'autunno del 2020 ed il primo trimestre del 2021, la
SIN, ha condotto l'Indagine nazionale sull'assistenza neonatale
durante la pandemia. Ne è emerso che nel 44% dei casi la durata
o la frequenza degli accessi nelle terapie intensive hanno
subito una riduzione. "I genitori - aggiunge - non sono
semplici visitatori, ma parte integrante delle cure e dobbiamo
fare il possibile per promuovere il contatto con i loro
piccoli". Per questo, il tema della campagna di quest'anno è
Zero separation, "Agiamo adesso. Non separare i neonati
prematuri dai loro genitori". Il 17 novembre da Nord a Sud,
centinaia di edifici saranno illuminati di viola, dal Palazzo
del Podestà in Piazza Maggiore a Bologna alla Reggia di Caserta.
Nel 2020, ben 229 Comuni e Ospedali hanno aderito
all'iniziativa. Per dare un ulteriore supporto ai genitori che
affrontano una nascita prematura, gli esperti di Vivere Onlus e
Sin risponderanno ai dubbi delle famiglie, con una diretta
Facebook.
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