Il 92,4% degli over 70 è vaccinato contro il Covid grazie alla campagna vaccinale che ha visto nelle RSA una priorità, "trasformandole da focolai a luoghi tra i più sicuri e tutelati dal contagio", ma resta ancora mezzo milione di anziani da vaccinare, pari al 5,6% dei 10.467.00 over 70. A tracciare il bilancio è la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), secondo la quale si può comunque "guardare al futuro con maggiore serenità" ed è anzi ora che gli anziani trovino "una nuova normalità". Le restrizioni, spiega infatti il presidente della Sigg, Francesco Landi, pur "doverose per proteggere la salute dei più fragili", hanno avuto e "rischiano di continuare ad avere" un grave impatto sul benessere fisico e cognitivo degli anziani. Questo perché l'isolamento da una parte riduce l'attività fisica "con conseguenze negative soprattutto per chi soffre di patologie come osteoporosi, artrosi, malattie neurologiche come il Parkinson, diabete, malattie cardiovascolari"; dall'altra "peggiora il tono dell'umore e la performance cognitiva, con ripercussioni sul benessere emotivo". Per Landi serve anche una "riorganizzazione" delle Rsa "per renderle più omogenee sul territorio nazionale e, per esempio, rendere ovunque obbligatoria la presenza di geriatri o infermieri notturni", dunque "per elevare ulteriormente gli standard". Per la Sigg sarà infine necessario "ripensare l'intero sistema dell'assistenza perché sia finalmente adeguato alle reali esigenze degli anziani, per esempio aumentando l'offerta di servizi a domicilio oppure in strutture intermedie che possano ridurre l'istituzionalizzazione dopo eventi acuti, riattivando percorsi di cura ambulatoriali e di Day Hospital, ma anche promuovendo la formazione in geriatria in medicina e nelle professioni sanitari".
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