Il Ministero della Salute ha
finanziato le Università di Pisa e Genova per ricerche sui
metodi sostitutivi alla sperimentazione animale con circa
106mila euro per ateneo. "La scelta del Ministero - spiega Arti
Ahluwalia dell'Università di Pisa - ha premiato due istituzioni
che da anni hanno a cuore e si occupano di questi temi. Proprio
per questo nel 2017 abbiamo fondato il Centro 3R, di cui sono
referente assieme alla collega Anna Maria Bassi di Genova, che
sta per Reduction, Replacement, Refinement, ossia riduzione,
raffinamento e sostituzione della sperimentazione animale". In
particolare, il progetto di Pisa si focalizzerà sullo sviluppo
di un "naso hi-tech", saranno quindi realizzati un modello in
vitro avanzato di un polmone e un modello di nano-dosimetria
in-silico. I due dispositivi potranno quindi sostituire una
serie di test di inalazione forzata attualmente eseguiti su
animali per valutare il rischio di nanomateriali industriali.
Il modello in vitro sarà costituito da un bioreattore capace
di simulare l'ambiente dinamico dell'alveolo polmonare
combinando diverse azioni, nello specifico inspirazione,
espirazione, flusso sanguigno e deposizione di aerosol su una
membrana biomimetica contenente cellule della parete alveolare
umana.
Verrà, inoltre, sviluppata un'interfaccia grafica per
nano-dosimetria in-silico, che consentirà di predire la dose
effettiva percepita di nanomateriali industriali dalle cellule
alveolari. Lavoreranno al progetto i ricercatori del
Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.
Il progetto di Genova ha invece l'obiettivo di ottimizzare
l'attendibilità di una piattaforma in vitro multicellulare
basata su cellule di origine umana, al fine di studiare, in modo
sempre più veritiero, le basi molecolari del glaucoma primario
ad angolo aperto (Ppag), una patologia a oggi incurabile e che
porta alla cecità. La piattaforma millifluidica completerà un
modello 3d dinamico di cellule di trabecolato umano attraverso
l'inserimento di cellule retinali ganglionari (Rgc) di origine
umana, ottenute da cellule staminali pluripotenti.
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