Dopo il caso confermato di peste
suina su un cinghiale nel parco dell' Insugherata, che si trova
dentro il territorio del Comune di Roma, "ci sarà a breve
un'ordinanza della Regione Lazio, che dovrebbe uscire tra oggi e
domani, per la delimitazione e la gestione dell'area, indicando
le attività che si possono fare e quelle che non si possono
fare".
Così all'ANSA il commissario straordinario per l'emergenza,
Angelo Ferrari, che oggi ha svolto un sopralluogo e ha
partecipato all'Unità di crisi che si è riunita a Roma, anche
con i rappresentanti del ministero della Salute.
La preoccupazione maggiore in queste ore, spiega, "è capire
l'ampiezza della diffusione della malattia" e in tal senso,
prosegue il Commissario "dovrà essere fatta una indagine molto
attenta per stabilire se la malattia è passata oltre il Grande
raccordo anulare", cioè oltre la barriera cittadina. "In tal
caso la cosa sarebbe molto più complessa". "L'impressione -
afferma Ferrari parlando del sopralluogo in riferimento anche
alla situazione di Piemonte e Liguria dove finora erano
confinati i due focolai - è che qui la zona è molto più
limitata, se non ci sono state delle fughe al di là del Raccordo
anulare forse qualche buona notizia la potremo dare tra breve".
Intanto, riferisce, è stata identificata la zona infetta e poi
all'interno di quest'area si provvederà a monitorare l'eventuale
presenza di animali morti. "Se la riusciamo a contenere
nell'arco di questa fetta del parco dell'Insugherata, la cosa
sarebbe più facile". "È un' emergenza - dice Ferrari rispondendo
a una domanda - speriamo che sia un'emergenza contenibile e per
contenerla abbiamo bisogno dei cittadini che devono compredere
il pericolo di questa malattia che non è rischiosa per l'uomo"
ma l'uomo può diffonderla nel territorio. E verranno quindi
prese misure ad hoc. "Non credo che si chiuderanno i parchi -
dice Ferrari - ma dovrà essere posta grande attenzione a dove si
cammina, come si cammina e arrivare anche alla disinfezione
delle scarpe. È un virus che perdura molto nel tempo e bisogna
prendere provvedimenti". L'Unità di crisi ha deciso una serie di
attività che verranno contenute nell'ordinanza della Regione
Lazio. Nei prossimi giorni verrà valutato se ampliare l'area,
"non diminuirla perchè è già abbastanza ristretta".
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