Ultimo appello per salvare i Pronto
Soccorso: è quello che lancia la Commissione nazionale Emergenza
Urgenza Anaao Assomed che ricorda come siano "disumane le
condizioni in cui versano i Pronto Soccorso di tutta Italia,
disumane per i pazienti e per gli operatori" in una lettera
aperta al ministro della Salute Roberto Speranza. Nella missiva,
a firma di Sandro Petrolati coordinatore Commissione Emergenza
Urgenza Anaao Assomed, si sottolinea che a settembre 2021 la
Commissione aveva elaborato un "decalogo" di provvedimenti
ritenuti necessari per frenare l'emorragia di medici dal Pronto
Soccorso. Ne è scaturito a novembre 2021 il decreto
sull'indennità aggiuntiva per medici e infermieri, che "in
concreto sarà quasi un'elemosina". La situazione di tutti i
Pronto Soccorso però secondo Anaao "si è ulteriormente
aggravata, proprio quando si stava allentando la pressione del
Covid sugli ospedali. Così come quella del Sistema 118, che è in
condizioni di estrema criticità perché paga non solo le
gravissime carenze di personale, ma anche assetti organizzativi
frammentati e spesso 'improbabili'. A testimoniare che il
problema è antico. Questo sta portando al gesto estremo degli
operatori: dimettersi". "Nel pieno del terremoto della pandemia
- aggiunge Anaao - sembrava che le menti si fossero aperte e che
finalmente si fosse percepito che la politica di progressiva
riduzione degli investimenti sul SSN era scellerata e stava
mettendo in ginocchio il Paese'. Di fatto, al di là del decreto
con la piccola indennità aggiuntiva (comunque non arrivata,
perché vincolata al percorso per il nuovo contratto, ancora in
alto mare), nulla è cambiato".
"Il grosso degli investimenti previsti con il Pnrr - prosegue la
lettera aperta - andrà per rinforzare la sanità sul Territorio.
Ma il rinforzo del Territorio ha bisogno di tempo, ha bisogno di
creare spesso strutture e risorse partendo da zero". "Perciò la
- è la conclusione - la pressione sui Pronto Soccorso,
sull'intero Sistema dell'Emergenza, non potrà cessare a breve. A
breve è necessario "ripopolare" gli ospedali, di posti letto e
di personale. A breve occorre dare dignità al lavoro degli
operatori riconoscendo un tangibile e stabile incremento
economico".
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