Impennata dei contagi da Covid-19,
con un aumento del +58,9% in una settimana. Aumentano anche i
ricoveri ordinari (+14,4%) e le terapie intensive (+12,6%). Lo
evidenzia il monitoraggio della Fondazione Gimbe per la
settimana 15-21 giugno. Si rileva un aumento dei nuovi contagi
(255.442) in tutte le regioni italiane. In 105 province si
registra un incremento percentuale dei nuovi casi e l'incidenza
superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti in 16 province. In
salita, dunque, gli indicatori ospedalieri con l'area medica che
segna un incremento di oltre 700 posti letto Covid in 10 giorni.
Calano invece i decessi, che segnano un -19%.
"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, Direttore
Operativo della Fondazione Gimbe - l'incremento dei nuovi casi
ha determinato un'inversione di tendenza nei ricoveri sia in
area medica (+14,4%) che in terapia intensiva (+12,6%)". In
particolare, in area critica dal minimo di 183 del 12 giugno i
posti letto occupati sono saliti a 206 il 21 giugno; in area
medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 4.076 l'11
giugno, sono risaliti a quota 4.803 il 21 giugno. Al 21 giugno
il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è
del 7,5% in area medica (dal 3,6% del Piemonte al 17,2% di
Umbria e Sicilia) e del 2,2% in area critica.
Tornano a scendere i decessi: 337 negli ultimi 7 giorni (di
cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al
giorno rispetto ai 59 della settimana precedente.
In stallo la campagna vaccinale: al 22 giugno sono 6,85
milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno
ricevuto nemmeno una dose di vaccino e diminuiscono i nuovi
vaccinati che sono 2.981 rispetto ai 3.253 della settimana
precedente (-8,4%). Inoltre 5,51 milioni di italiani sono senza
terza dose e 4,05 milioni di fragili sono senza quarta dose. La
Fondazione invita dunque alla prudenza, sottolineando come
abolire l'isolamento dei positivi sia "antiscientifico e
rischioso per la salute pubblica".
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