Nell'arco di 24 ore, in Italia, cala
di un punto la percentuale di terapie intensive occupate da
pazienti Covid, tornando al 4%. Mentre la percentuale di posti
nei reparti ospedalieri di area non critica occupati da pazienti
con Covid-19, nell'arco di 24 ore in Italia, è stabile al 17% ma
salgono a 10 le regioni in cui il valore supera il 20%: Umbria
(43%), Calabria (34%), Valle d'Aosta (33%), Basilicata (29%),
Sicilia (28%), Liguria (26%), Friuli Venezia Giulia (23%),
Abruzzo (21%), Marche (21%) e Pa Bolzano (21%). E' quanto
emerge dai dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali (Agenas) del 19 luglio, pubblicati oggi.
La percentuale di posti nei reparti di area medica (o non
critica) occupati da pazienti Covid nell'arco di 24 ore cresce
in 9 regioni: Abruzzo (al 21%), Basilicata (29%), Emilia Romagna
(19%), Liguria (26%), Marche (21%), Pa Bolzano (21%), Pa Trento
(19%), Umbria (43%) e Valle d'Aosta (33%). Cala in 2: Molise
(10%), Puglia (18%). La percentuale dei posti in reparto
occupati da pazienti Covid è stabile in 10 regioni: Calabria
(34%), Campania (19%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (16%),
Lombardia (15%), Piemonte (9%), Sardegna (11%), Sicilia (28%),
Toscana (15%) e Veneto (12%).
L'occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di
pazienti con Covid-19 cresce in 5 regioni: Calabria (10%),
Abruzzo (al 4%), Friuli Venezia Giulia (4%), Piemonte (3%) e
Veneto (4%). Cala in 6 regioni: Campania (6%), Emilia Romagna
(5%), Marche (3%), Pa Bolzano (2%), Toscana (5%), Umbria (8%).
E' stabile in 8 regioni o province autonome: Lazio (8%), Liguria
(6%), Lombardia (2%), Molise (5%), Pa Trento (3%), Puglia (4%),
Sardegna (5%), Sicilia (6%). In Basilicata (0%) e Valle d'Aosta
(8%) variazione non disponibile.
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