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Speranza: "Il Covid è un problema aperto, gli over60 facciano la quarta dose"

Speranza: "Il Covid è un problema aperto, gli over60 facciano la quarta dose"

"In vista dei mesi più complicati dell'autunno e dell'inverno"

ROMA, 27 agosto 2022, 19:45

Redazione ANSA

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Una sala di attesa di un centro vaccinale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una sala di attesa di un centro vaccinale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una sala di attesa di un centro vaccinale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Covid "è ancora un problema aperto. C'è un'indicazione delle due organizzazioni internazionali di riferimento, l'Agenzia Europea del Farmaco e il Centro Europeo per il controllo e la sorveglianza delle malattie, che invitano tutte le persone sopra i sessanta anni a un'ulteriore dose di richiamo. Il mio appello alle persone sopra i sessant'anni o alle persone fragili è di prenotare subito un'ulteriore dose di vaccino in vista dei mesi più complicati, tradizionalmente autunno e inverno". Così a RTL 102.5 il ministro della Salute, Roberto Speranza. 

Sulla vaccinazione anti-Covid, aggiunge Speranza, "basta ambiguità, lo dico a Salvini, Meloni, sui vaccini si dicano parole chiare. Dobbiamo considerare che qualsiasi cosa accada dopo il 25 settembre, il Paese continuerà sulla linea del rispetto dell'evidenza scientifica, non possiamo permetterci errori su una materia così delicata". "Faccio appello a tutti i leader di dire che dopo il 26/9 si continua con la stessa determinazione nella campagna di vaccinazione. Chiedo a tutti di dirlo, anche - ha affermato - alle forze politiche dove ci sono stati elementi di ambiguità".

A settembre la mascherina a scuola sarà obbligatoria? "Alla partenza sicuramente no, poi si valuterà il quadro epidemiologico passo dopo passo. L'auspicio è che si possa utilizzare il tema della raccomandazione e della responsabilità individuale rispetto all'obbligo. Sarei un po' più cauto nel dire no mascherina". Così il ministro della Salute Speranza a RTL 102.5. "No obbligo - ha precisato - non significa però no mascherina, questo vale per uno stadio, per una serata al cinema o al teatro. Dire che non c'è l'obbligo significa assumere sempre un elemento di responsabilità individuale".

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