Un uomo di 40 anni, con un uovo
d'anatra incastrato nell'esofago, è stato salvato all'ospedale
San Paolo di Milano grazie all'utilizzo di un robot chirurgico.
Lo rende noto lo stesso ospedale. Il Balut è un piatto tipico
dei paesi del sud est asiatico con ipotetiche proprietà
afrodisiache. Si tratta di un uovo d'anatra fecondato e bollito
nel suo guscio poco prima della schiusa, quando l'embrione al
suo interno è quasi completamente formato. L'alta temperatura
dell'acqua ha calcificato lo scheletro dell'embrione e, in
seguito all'ingestione da parte dell'uomo, è rimasto incastrato
nell'esofago cervicale.
Il paziente è giunto sabato notte al pronto Soccorso dopo
l'ingestione di un uovo d'anatra 'Balut' che gli aveva procurato
una grave occlusione all'esofago cervicale. Dopo l'analisi del
caso, l'équipe di Endoscopia digestiva diretta dal dottor Luca
De Luca - spiega l'ospedale - "ha deciso di intervenire
attraverso l'utilizzo del robot chirurgico, essendo complessa la
rimozione per via endoscopica. È stata eseguita una
frammentazione endoscopica del corpo estraneo sotto guida
assistita del robot, spingendo l'uovo nella cavità gastrica e
liberando in tal modo l'esofago cervicale. L'evento,
potenzialmente fatale, è stato gestito senza alcuna incisione
chirurgica, mantenendo così l'integrità totale del canale
digerente. Il paziente - informa il San Paolo - è stato dimesso
dopo pochi giorni di osservazione, in ottime condizioni di
salute".
L'intervento è avvenuto in collaborazione con il team di
Chirurgia Robotica dell'ospedale San Paolo diretta dal professor
Paolo Pietro Bianchi e il team di Anestesia e Rianimazione
diretta dal professor Davide Chiumello.
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