Dal 1/o ottobre al 'Gemelli
Molise' verranno sospese, ma solo per i cittadini molisani, le
prestazioni di Radioterapia oncologica e nei mesi successivi
sono a rischio anche quelle di Cardiochirurgia. Lo ha annunciato
questa mattina in una conferenza stampa il presidente del Cda,
Stefano Petracca, con lui anche Francesco Deodato, direttore
dell'Unità operativa complessa (Uoc) di Radioterapia oncologica.
Motivo della decisione, un decreto del Commissario ad Acta per
la Sanità, che pone un tetto di spesa invalicabile, anche per le
prestazioni salvavita, verso i pazienti molisani. "Questo tetto
di spesa - ha detto Petracca - verrà raggiunto in questi giorni"
e, in mancanza di una deroga o di un impegno scritto da parte
della Struttura commissariale al cui vertice c'è il presidente
della Regione, Donato Toma, "ci troviamo obbligati a
interrompere le prestazioni". Nel corso dell'incontro con i
giornalisti il vertice del Gemelli Molise ha parlato di
promesse ricevute, ma di atti e fatti sostanziali niente.
"L'ente commissariale - ha spiegato - si appella ad una
sentenza del Consiglio di Stato del 2022 che dice che per le
prestazioni salvavita è lecito fissare un tetto di spesa, ma
dice anche che questo tetto di spesa va fissato in base al
fabbisogno regionale. Il Gemelli Molise è l'unico centro in
regione che eroga questa prestazione", e "la nostra produzione
di Radioterapia rispecchia a pieno il fabbisogno regionale".
"Siamo in una situazione assurda per il Molise - ha evidenziato
- aspetto che si trascina dal 2019 con le prestazioni fuori
budget per la Radioterapia, e non solo, che non vengono
remunerate dalla Regione". Un grave disservizio, dunque, che
riguarda solo i cittadini molisani. E su questo aspetto Petracca
non ha usato mezzi termini: "state mettendo a rischio la salute
dei cittadini" - ha detto rivolgendosi a Toma e al sub
commissario Papa - ai molisani si sta negando un diritto
costituzionale, questo è quello che sta succedendo".
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