Una squadra di 30 persone, composta
da malati di Parkinson, familiari e neurologi, ha affrontato
ieri le acque dello Stretto di Messina per la terza edizione di
"Swim for Parkinson", la manifestazione organizzata da
Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, con il Patrocinio della
Federazione Italiana Nuoto e della Federazione Italiana Nuoto
Paralimpico.
La giornata ha visto nuotare, nel tratto che va da Capo
Peloro, in Sicilia, a Cannitello, in Calabria, per quasi 4
chilometri, medici, caregiver e pazienti per sottolineare come,
per affrontare il Parkinson, sia necessario combattere insieme,
attraverso l'unione tra il neurologo, il paziente e la sua
famiglia. Obiettivo dell'evento è raccogliere i fondi a favore
della ricerca sulla malattia di Parkinson per promuovere lo
sviluppo di farmaci efficaci. Con l'occasione, la Fondazione
Limpe ha lanciato infatti una raccolta fondi attraverso la
piattaforma Go Fund Me. Con le donazioni si sosterrà il progetto
di ricerca italiano multicentrico sulle terapie avanzate per il
Parkinson, una raccolta dati clinici che fornirà importanti
informazioni sulla stimolazione cerebrale profonda, l'infusione
sottocutanea di apomorifina e infusione duodenale di
levodopa/carbidopa.
Era il 18 luglio del 2018 quando Cecilia Ferrari, nuotatrice
affetta da Parkinson, attraversò per la prima volta a nuoto lo
Stretto di Messina per dimostrare che la malattia non l'avrebbe
mai fermata. "Le emozioni della traversata - ricorda Francesca
Morgante neurologo della Fondazione Limpe - e il grande impatto
positivo dell'impresa su altre persone con il Parkinson, ha
spinto me e Cecilia a fondare la "Swim for Parkinson", la cui
prima edizione si è tenuta a luglio 2019".
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