/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Italiane mamme a 33 anni, quasi tutti i papà in sala parto

Italiane mamme a 33 anni, quasi tutti i papà in sala parto

I dati del report del Ministero della Salute: oltre il 95% dei padri assiste alla nascita. I centri pubblici scelti dall'88% delle partorienti

ROMA, 10 ottobre 2022, 13:29

di Maria Emilia Bonaccorso

ANSACheck

Un neonato in una nursery - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un neonato in una nursery - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un neonato in una nursery - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Le donne italiane partoriscono dopo i 30 anni, in media a 33, e continua l'eccessivo ricorso al taglio cesareo anche se si registrano segni di rallentamento.

Sempre meno figli per le donne italiane, il tasso di fecondità continua a scendere e nel 2021 il numero medio di nascite per donna è stato pari a 1,25, rispetto a 1,46 del 2010. Le mamme italiane partoriscono dopo i 30 anni, in media a 33 e continua l'eccessivo ricorso al taglio cesareo anche se si registrano segni di rallentamento. Si rafforza la presenza dei papa' in sala parto che 5 anni fa erano gia' circa il 90% e ora toccano, esclusi i parti cesarei, ben il 95,4%. E' il quadro che arriva dal report annuale del Ministero della Salute sul Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP), relativo al 2021. L'indagine ha coinvolto 364 i punti nascita.
Per il parto quasi 9 donne su 10 (esattamente l'88%) preferisce le strutture pubbliche e il 62,8% delle nascite si svolge in strutture con "alti volumi di attività", sopra i mille parti annui. "Nelle strutture pubbliche sono garantite le migliori condizioni di sicurezza e un'assistenza completa sia per la mamma sia per il nascituro. Nelle aziende sanitarie e ospedaliere, infine, abbiamo messo a punto protocolli post Covid per fare in modo, dopo lo stop legato alla pandemia, che tutti i papà possano assistere al parto senza perdere questo grande momento di gioia", ha spiegato il presidente di Fiaso (la federazione degli ospedali italiani), Giovanni Migliore.
LA NATALITA' - Il tasso varia da 5,2 nati per mille donne in età fertile in Sardegna a 9,7 nella Provincia Autonoma di Bolzano rispetto ad una media nazionale del 6,8. Le Regioni del Centro presentano tutte una natalità inferiore alla media nazionale. Nelle Regioni del Sud, i tassi più elevati sono quelli di Campania, Calabria e Sicilia, superiori alla media nazionale. Le regioni in assoluto meno prolifiche sono invece Sardegna e Molise. Il tasso di mortalità infantile, (nel primo anno di vita), è pari nel 2018 a 2,88 bambini ogni mille nati vivi ed e' dovuta principalmente a cause legate alle condizioni della gravidanza e del parto o a malformazioni congenite LE MADRI - Nel 2021, circa il 19,9% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana, un fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri non italiane; in particolare, in Emilia Romagna, Liguria e Marche oltre il 30% delle nascite è riferito a madri straniere. Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,0% ed l'8,7% delle madri straniere.
L'età media delle mamme italiane è di 33,1 anni, mentre scende a 31 anni per le cittadine straniere. I valori mediani sono invece di 33,7 anni per le italiane e 31,5 anni per le straniere. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 29,2 anni. Delle donne che hanno partorito nel 2021, il 42,4% ha una scolarità medio alta, il 23,4% medio bassa ed il 34,2% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (42,4%). E ancora, il 57,7% delle madri lavora, il 25,8% sono casalinghe ed il 16,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione.
LA GRAVIDANZA - Nel 91% delle gravidanze il numero di visite ostetriche è superiore a 4 mentre nel 75,9% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. La percentuale di donne italiane che effettuano la prima visita oltre il primo trimestre di gravidanza è dell'1,9% mentre la percentuale sale al 10,2% per le donne straniere.
IL PARTO - La donna ha accanto a sé al momento del parto (esclusi i cesarei) nel 95,4% dei casi il padre del bambino, nel 3,4% un familiare e nell'1,2% un'altra persona di fiducia.
Ancora troppi cesareo, in particolare nelle strutture accreditate: nel 2021 il 31,2% dei parti è avvenuto con taglio cesareo Qualcosa si muove, riferisce il report, con una tendenza alla diminuzione.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza