"Il Servizio Sanitario Nazionale sta per crollare. La privatizzazione del diritto alla salute è in atto". Ma "non è vero che mancano le risorse per una sanità pubblica efficiente e gratuita" perché in realtà si potrebbero ottenere contrastando le chiamate di medici operatori sanitari "a gettone" e "un'evasione fiscale che supera i 100 miliardi l'anno". Lo ha detto Aldo Grasselli, presidente Federazione Veterinari e medici (Fvm) intervenendo a piazza Santi Apostoli, durante la manifestazione dell'intersindacale in difesa della sanità pubblica.
"Non si trovano le risorse per assumere stabilmente il personale indispensabile per garantire l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza - ha aggiunto - ma si sperperano molti più soldi per pagare medici e infermieri a gettone, a ore, a prestazione, come nel più vivace libero mercato che sia mai stato creato ad arte". I sanitari dipendenti, invece, "costano sempre di meno perché i loro stipendi sono legati a contratti che non si rinnovano per anni mentre l'inflazione aumenta e li erode". Non ci sono le risorse per assumere personale, ha aggiunto, "ma ci sono per inseguire il mercato del lavoro privato e le clientele politiche".
Dove si devono cercare e recuperare le risorse è scritto nelle certificazioni dell'Agenzia delle entrate: "in media su 100 persone che pagano tasse il 60% di tutte le tasse pagate è a carico di 13 contribuenti. Quei 13 contribuenti rappresentano meno del 7% dei cittadini italiani". Se si continua in questa direzione, "le risorse del PNRR serviranno solo a costruire nuove strutture sanitarie sul territorio che, restando senza personale, saranno lasciate inattive o regalate alla sanità privata".
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