A livello globale, il numero di nuovi casi di Covid-19 dal 12 al 18 dicembre 2022 è stato simile (+3%) alla settimana precedente, con oltre 3,7 milioni di nuove infezioni. Mentre decessi sono stati 10.400, pari al 6% in meno rispetto alla settimana precedente, l'Italia è il quinto paese a contarne di più in questi 7 giorni, ovvero 519. Lo rileva il bollettino epidemiologico dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sottolineando che da inizio pandemia al 18 dicembre 2022, sono stati oltre 649 milioni di casi confermati e oltre 6,6 milioni di decessi.
Il numero di morti causati dal Covid-19 è diminuito o rimasto in tutte le regioni eccetto il Pacifico occidentale (+7%). I numeri più alti di decessi arrivano da Usa (con 2.658), Giappone (1.617), Brasile (1.133), Francia (686) e Italia (519).
Quanto invece ai nuovi casi settimanali, sono diminuiti nella regione del Sud-Est Asiatico (-36%), la Regione Africana (-29%), la Regione del Mediterraneo Orientale (-26%) e la Regione Europea (-16%); mentre sono aumentati nel Pacifico occidentale (+8%) e nelle Americhe (+18%). A livello nazionale, il numero più alto di nuovi casi è stato segnalato dal Giappone (oltre un milione, +23%), Repubblica di Corea (459.811, +9%), Stati Uniti (445.424, -3%), Francia (341.136, -20%) e Brasile (337.810, +74%). Le tendenze attuali, tuttavia "sono sottostime del numero reale di infezioni globali e reinfezioni", precisa l'Oms.
Dal 19 novembre al 19 dicembre 2022, nel mondo sono state 99.950 le sequenze di Sars-CoV-2 condivise tramite il sistema internazionale Gisaid e tra queste il 99,7% era Omicron. Tuttavia all'interno dell'universo Omicron, la prevalenza di BA.5 continua a diminuire, pur rappresentando ancora il 68,4%, mentre sale al 12,6% quella di BA.2 a causa della crescita della sua sottovariante BA.2.75 o Centaurus. A livello globale, sei varianti attualmente sotto monitoraggio rappresentano il 72,9% delle sequenze nella settimana dal 28 novembre al 4 dicembre e hanno ha sostituito i precedenti lignaggi discendenti da BA.5. Sono: BQ.1, soprannominata Cerberus, rappresenta il 42,5%; BA.5 con una o più mutazioni rappresenta il 13,4%; BA.2.75 o Centaurus (9,8%), ritenuta particolarmente diffusiva; XBB o Gryphon (6,1%), BA.4.6 (1%) e BA.2.30.2 (0,1%). Sulla base delle prove attuali, precisa Oms "non esiste indicazione di una maggiore gravità associata a queste varianti sotto monitoraggio rispetto alle precedenti 'versioni' di Omicron".
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