"L'aggravante specifica per la
violenza commessa all'interno dei luoghi di cura, che la nostra
Federazione ha caldeggiato e che è diventata norma nel 2020, va
applicata efficacemente a livello nazionale perché è uno degli
strumenti di deterrenza che può servire a creare di nuovo un
clima di serenità e fiducia nel personale sanitario". A
sollecitarlo è stato oggi Giovanni Migliore, presidente
nazionale della Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e
Ospedaliere, a margine di un incontro svoltosi a Udine con il
vicegovernatore del Fvg Riccardo Riccardi e i direttori generali
delle Aziende sanitarie della regionale sulla sicurezza del
personale sanitario, a seguito delle aggressioni subite da due
dottoresse durante il turno di guardia medica in un ospedale del
capoluogo friulano.
"Oltre all'applicazione della norma - ha continuato Migliore
- occorre intervenire con miglioramenti organizzativi, riducendo
i tempi di attesa, ma questo si può fare solo grazie alla
possibilità di assumere professionisti". Il presidente Fiaso ha
poi sottolineato che la Federazione "proprio il giorno dopo
l'episodio di Udine ha fatto richiesta al ministro della Salute,
il quale si è fatto portavoce al ministro degli Interni, per
promuovere un'analisi delle condizioni di rischio e intervenire
con determinazione quando si verificano episodi come questi, che
mettono a repentaglio prima di tutto il diritto alla salute, ma
creano anche un clima di ansia nei nostri operatori, rischiando
di farci perdere dei professionisti".
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