Il reparto di Ortopedia del
Sant'Orsola di Bologna torna negli spazi dell'ospedale,
all'interno dell'ala B del padiglione 5 interamente rinnovato.
Sono stati inaugurati questa mattina i primi 38 posti letto di
un progetto complessivo che permetterà di ospitare 150 pazienti.
I lavori - per i quali sono stati stanziati 16,3 milioni, di cui
15,5 finanziati da Regione Emilia-Romagna - sono iniziati a
settembre del 2021 e sono proseguiti, nonostante la complessità
dovuta alla pandemia e alle difficoltà legate al conflitto
russo-ucraino per reperire le materie prime.
Per l'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Raffaele
Donini, si tratta di "un passo significativo perché viene
riportata all'interno del policlinico il reparto di Ortopedia.
Sono spazi totalmente rinnovati - ha aggiunto - centrati sulle
necessità del pazienti. Entro l'anno speriamo di completare
l'intervento riportando al Sant'Orsola i restanti 150 posti" che
erano stati temporaneamente trasferiti a Villa Torri.
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Bologna, Matteo
Lepore, che ha parlato di "un ritorno alla normalità dopo il
Covid. Oggi - ha chiarito - la vera sfida è quella di tornare a
ridurre le liste d'attesa e adeguarsi agli standard che i
cittadini meritano". Parole a cui hanno fatto eco Chiara
Gibertoni, direttore generale dell'Irccs Policlinico
Sant'Orsola, e Massimiliano De Paolis, direttore del reparto di
Ortopedia e traumatologia dell'ospedale.
"Oggi finalmente rientriamo nel reparto di Ortopedia, che per
3 anni è stato trasferito per buona parte fuori dall'ospedale -
ha ricordato il dirigente medico - oltre alla traumatologia ci
occupiamo di casi complessi come infezioni, chirurgia oncologia
e ricostruttiva", per trattare i quali sono stati pensati i
nuovi spazi. Al taglio del nastro hanno partecipato anche Cinzia
Mazzini, coordinatrice Ortopedia e Traumatologia, il rettore
dell'Università di Bologna, Giovanni Molari e Luca Rizzo Nervo,
assessore al Welfare del Comune di Bologna.
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