A far data dal 2021, le retribuzione
dei dirigenti dell'area delle funzioni centrali della Pubblica
Amministrazione, quindi anche i medici, saranno incrementate
complessivamente del 4% a regime, rispetto alla retribuzione in
godimento nel 2018. E' quanto emerge dopo l'avvio della
trattativa tra sindacati ed Aran sul rinnovo del contratto dei
dirigenti e professionisti, e professionisti medici, delle
funzioni centrali, scaduto nel 2018.
Secondo quanto riportano fonti sindacali, il governo punta a
un intervento di semplificazione delle procedure delle relazioni
industriali e di gestione del personale, scommettendo sulla
formazione e guardando con attenzione al sistema della
valutazione e della performance. L'Aran e anche i sindacati,
durante questo primo incontro, hanno auspicato una "rapida"
conclusione del negoziato. Le risorse all'1-1-21, spiegano fonti
sindacali, sono il 3,78% di incremento percentuale a regime
delle risorse disponibili da distribuire tra retribuzione e il
salario accessorio, avendo a riferimento gli stipendi del 2018.
A questo andrà aggiunto un ulteriore 0,22% che si rende
disponibile per incrementare i fondi di produttività, per un
complessivo 4% di incremento per il triennio 2019-2021.
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