"La riapertura del Punto
di primo intervento di Gemona del Friuli (Ppi) rappresenta uno
sforzo collettivo importante in questo periodo storico, fatto
con i piedi ben piantati per terra, per rispondere in maniera
sostenibile alle esigenze di salute del bacino territoriale di
riferimento. È frutto di un lavoro svolto in sinergia e
rappresenta un servizio importante che si restituisce alla
comunità: abbiamo trovato una soluzione di qualità con ingegno".
Sono le parole del vicegovernatore e assessore con delega alla
Salute del Fvg Riccardo Riccardi, intervenuto stamattina per la
riapertura del Punto di primo intervento, nel presidio per la
salute di Gemona. Lo hanno accompagnato nella visita il sindaco
Roberto Revelant, numerosi sindaci del territorio e il d.g.
dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc),
Denis Caporale.
"Quello di oggi è un passaggio anche simbolicamente
importante, perché si inserisce all'interno di una struttura già
conosciuta e già nota alla popolazione - ha aggiunto Riccardi -.
È parte di un lavoro di grande sforzo svolto dalla Regione nella
programmazione e negli investimenti in sanità per il Fvg". La
gestione è stata affidata per 36 mesi a una realtà di comprovata
esperienza nel campo dell'emergenza-urgenza, la "Arkesis" di
Portogruaro dopo l'avviso presentato dall'Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale (Asufc) per la co-progettazione
delle strutture distrettuali dedicate
all'emergenza-urgenza. I Ppi sono strutture distrettuali,
funzionalmente collegate con le altre strutture aziendali di
pronto soccorso, nelle quali sono disponibili risorse
professionali e strumentali adeguate a gestire i bisogni
assistenziali e terapeutici minori e a trattare in prima istanza
le emergenze sanitarie, fino al trasferimento del paziente, nel
caso si renda necessario, al pronto soccorso
del presidio ospedaliero di riferimento, spoke o hub, a seconda
della patologia e dell'intensità di cura richiesta.
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