Risponde alle polemiche che da
settimane si concentrano sul nuovo Centro pubblico per la
disforia di genere (il cambio di sesso) in Veneto il direttore
generale dell'azienda sanitaria di Padova, Giuseppe Dal Ben. Il
tema principale è la possibilità o meno di congelamento degli
ovociti femminili. "Le donne che intendono diventare uomini -
dice Dal Ben all'ANSA - non congelano alcun ovocita, almeno in
Veneto. Le notizie apparse sulla stampa appaiono destituite di
ogni fondamento. Le uniche pazienti che possono congelare i
propri ovociti, per preservare la fertilità, sono quelle in cura
oncologica".
La nuova struttura, erede del Centro di Andrologia già creato
nel 2009 a Padova, sta ultimando la fase burocratica ed
organizzativa, e - annuncia Dal Bene - "potrà essere pienamente
operativo entro l'estate".'
Poi un altro chiarimento sulla scelta adottata dalla Regione,
anch'essa oggetto di critiche sul fronte politico: "Chiariamo
che le prestazioni erogate dal Centro sono obbligatorie per
legge, inserite nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Se
non le erogassimo potrebbe essere intrapresa dai pazienti
un'azione giudiziaria e lo dovremmo fare forzatamente".
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