"È stata identificata dall'equipe del professor Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di Microbiologia e Virologia del Irccs San Matteo di Pavia, la variante covid XBB.1.16 denominata 'Arturo'". Lo comunica l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso. "Al momento non sono presenti notizie di altre identificazioni di 'Arturo' a livello italiano - commenta Bertolaso - abbiamo prontamente avvisato il ministero della Salute e i nostri laboratori sono in continuo contatto con l'Istituto Superiore di Sanità, con i quali collaborano alla sorveglianza nazionale".
Il fatto che sia stata identificata in Italia la variante del Sars-Cov-2 Arturo "non stupisce, anzi è una buona notizia, perché indica il fatto che la sorveglianza delle varianti funziona. In termini di pericolosità e contagiosità, non desta preoccupazione: visto che è della stessa famiglia di omicron, ha la sua stessa pericolosità". Lo spiega all'ANSA Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità epidemiologica all'Università Campus Biomedico di Roma, commentando l'identificazione, presso l'Irccs San Matteo di Pavia, della variante Covid XBB.1.16 denominata Arturo o Arcturus. Visto che era già stata individuata in altri 22 paesi, tra cui gli Stati Uniti, precisa, "era impossibile non circolasse già in Italia, quindi averla identificata mostra l'importanza della sorveglianza genomica, che è diversa da dalla sorveglianza epidemiologica perché permette di capire realmente cosa circola. Probabilmente abbiamo già ben più di un caso in Italia, ma quello che conta è la sintomatologia e su questo non dobbiamo preoccuparci. Come Kraken non ha fatto nulla di particolare, anche Arcturus non lo farà. Finché restiamo nel mondo delle varianti di omicron non dobbiamo preoccuparci: non cambia nulla per l'immunoevasione, ovvero la capacità di evadere le difese immunitarie da vaccino o da infezione pregressa", che comunque tendono ad affievolirsi nel tempo. In India, precisa Ciccozzi, dove è nata anche la variante Delta, ben più pericolosa di Omicron, ora Arcturus è diventata prevalente e traina un aumento di contagi, ma "bisogna tenere in considerazione le caratteristiche di quello Stato, a partire dal fatto che è un Paese che produce vaccini ma che ha vaccinato molto poco la popolazione". Un pediatra indiano ha segnalato che tra i sintomi della variante Arturo ci sia la congiuntivite, o infiammazione degli occhi con rossore e bruciore, ma, sottolinea l'epidemiologo, "questo non è mostrato scientificamente, viene per molti motivi, allergia, contatto con mani infette. Essendo omicron è, contagiosa di per sé ma i sintomi sono blandi".
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