"La riorganizzazione del sistema
sanitario non può prescindere da un investimento forte sul
personale sanitario, perché questo debba essere adeguatamente
salvaguardato, formato valorizzato, sia dal punto professionale
che dal punto di vista economico. Questo è un impegno
prioritario per ridare attrattività alle professioni sanitarie
che sono una leva essenziale per il futuro della sanità e della
nazione". È quanto ha affermato il ministro della Salute Orazio
Schillaci intervenendo al secondo Open Meeting - Grandi Ospedali
in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Schillaci ha ricordato che "abbiamo di fronte oggi la sfida
di ripartire dopo il Covid e rilanciare il servizio sanitario
nazionale. Dobbiamo superare le fragilità e diseguaglianze
territoriali che ancora sono tante; quelle che la pandemia ha
messo in risalto e in alcuni casi acuito".
Da questo punto di vista, ha aggiunto il ministro, "la
telemedicina potrà svolgere un ruolo decisivo per dare risposte
tempestive e di qualità alla domanda di servizi sanitari sul
territorio e superare tante diseguaglianze nell'offerta di
prestazione e assistenza", producendo inoltre un "alleggerimento
della pressione sugli ospedali e i pronto soccorso spesso
ingolfati da accessi inappropriati".
Nel complesso, ha concluso Schillaci, occorre "ripensare il
modello gestionale e organizzativo nel suo complesso, creare un
sistema virtuoso tra pubblico e privato, aumentare l'offerta
sanitaria, ma soprattutto rispondere alle esigenze di
prevenzione, cura e assistenza di tutti i cittadini".
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