Una notte tranquilla non soltanto per il Papa, ma anche al policlinico Gemelli, presidiato da giornalisti, fedeli e curiosi che monitorano la situazione. Piano piano si sta riempiendo il cortile all’entrata principale dell'ospedale, dove Francesco è ricoverato da ieri mattina.
Diversi i curiosi, e anche i pazienti, che si affacciano accanto alle telecamere, nel cortile da cui si vede l’appartamento del Pontefice al decimo piano. Anche nel bar davanti all’ospedale romano c'è attenzione per la salute di Bergoglio, e a chi arriva dal policlinico fa una sola domanda: “Sei un giornalista? Il Papa come sta?”.
Il Santo Padre si è sottoposto nel primo pomeriggio di ieri, spiega la sala stampa vaticana, ad un intervento in anestesia generale di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. L'operazione è stata concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste Francesco, e si è resa necessaria "a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti". La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale.
Il chirurgo Alfieri opererà il Papa, è la seconda volta
Sara' Sergio Alfieri, il chirurgo che operera' di nuovo Papa Francesco al Policlinico Gemelli dopo l'intervento realizzato nel luglio di due anni fa per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Il chirurgo fino ad oggi ha condotto più di 9000 interventi e proviene dalla linea diretta e dalla scuola dei chirurghi vicini ai pontefici. Alfieri e' stato infatti allievo del chirurgo Giovanni Battista Doglietto, che a sua volta e' stato nella equipe di Francesco Crucitti, passato alla storia come il chirurgo di Giovanni Paolo II per averlo operato tre volte.
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