"Una azione in difesa della sanità
pubblica e la politica di riduzione dei servizi mentali e
territoriali. Una azione che nulla ha a che vedere con una
critica ai colleghi che lavorano e che tentano di fare del loro
meglio". Così Peppe Dell'Acqua, uno dei protagonisti della
rivoluzione basagliana a Trieste, spiega, il giorno dopo, la
affollata manifestazione di protesta svoltasi ieri davanti al
Centro di salute mentale di viale Miramare, a Trieste,
organizzata dal Forum di salute mentale.
Dell'Acqua aveva portato con sé una catena per immobilizzarsi
in segno di protesta al cancello del Centro contro "i tagli e la
mancata valorizzazione e investimento sul capitale umano, base
della forza dei presidi di prossimità come questo". Alla
manifestazione erano presenti utenti, associazioni, sindacati e
anche operatori.
Lo psichiatra ha criticato la politica sanitaria della
Regione Fvg parlando di "disinteresse e ostilità ideologica".
Gesti distensivi sono giunti dal direttore del Dipartimento
Salute mentale di Asugi Pierfranco Trincas, che era presente.
La protesta, ultimo atto di una polemica su una visione
opposta della gestione della sanità, è nata in seguito ad alcuni
sistemi di sicurezza che sono stati allestiti dopo un piccolo
incidente nel Centro, dai servizi tecnici, in modo non
concordato con i sanitari. Sistemi di sicurezza che, ha
annunciato Trincas, verranno rimossi in tempi brevi, sostituiti
da protezioni con un minore impatto.
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