Scendono sotto a 30 i ricoverati
positivi al Covid negli ospedali dell'Umbria ed era dall'estate
del 2021 che non accadeva. Allora non circolava però ancora la
variante omicron che si è rivelata molto più contagiosa della
delta di due anni fa. E' il quadro che si ricava dai dati sul
sito della Regione.
Al 16 giugno i ricoverati sono 29, nessuno nelle terapie
intensive, 13 in area medica Covid e 16 negli altri reparti.
"Ormai questo virus è diventato endemico" rileva la
professoressa Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di
microbiologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia e della scuola
di specializzazione dell'Università, rispondendo all'ANSA. "Le
persone sono quasi tutte più volte vaccinate - aggiunge - e
hanno avuto l'infezione almeno una volta, se non due o tre.
Certo i tamponi vengono ormai fatti solo ai pazienti sintomatici
e i molecolari che possiamo analizzare sono sempre di meno.
Continuiamo comunque con il sequenziamento che ci consente di
tenere sotto controllo le caratteristiche del virus".
Quello che osservano attualmente i microbiologi sono varianti
ricombinanti di vari lignaggi di Ba.2 o Ba.2 e Ba5. "Vuol dire -
spiega ancora la professoressa Mencacci - che il virus
riassortisce il suo stesso materiale. E' importante continuare
con i sequenziamenti per capire se ci fossero cambiamenti nel
gene S e quindi nella proteina spike che consentirebbe a
Sars-CoV- 2 di aggirare la protezione dei vaccini".
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