L'Istituto nazionale di ricerca
veterinaria polacca ha reso note i risultati delle prime analisi
genetiche sui virus dell'influenza aviaria che hanno infettato
almeno 16 gatti nei giorni scorsi. Si tratta del ceppo di virus
H5N1 denominato CH che, nell'ultima stagione, ha circolato più
frequentemente negli uccelli nel Paese.
Secondo le analisi, tutti i virus analizzati sono
strettamente correlati tra di loro. "Ciò indica che i virus
dell'influenza aviaria felina H5N1 finora analizzati provengono
da un'unica fonte non identificata, correlata ai virus H5N1
circolanti negli uccelli selvatici nelle ultime settimane in
Polonia", spiega l'istituto polacco. "L'analisi molecolare,
inoltre, indica la presenza di mutazioni che migliorano
l'adattamento del virus ai mammiferi". Una caratteristica,
quest'ultima, non nuova, specie nell'ultima stagione che ha
visto un'ampia diffusione del virus dell'influenza aviaria H5N1
nei mammiferi.
Al momento non è stata ancora chiarita la fonte del contagio.
Nei giorni scorsi, il network congiunto dell'Organizzazione
Mondiale per la Sanità animale e della Fao (Offlu) dedicato
all'influenza aveva escluso "un ruolo diretto di uccelli
selvatici infetti", dal momento che "non tutti i casi sospetti
avevano accesso all'esterno", così come la trasmissione da gatto
a gatto vista "l'ampia distribuzione geografica dei casi
sospetti".
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