"Oggi il Governatore Bonaccini
tesse le lodi dell'operato dell'Assessorato della sanità della
propria Regione. I dati, a quanto riferisce il Gimbe, gli danno
ragione: tuttavia ciò che leggiamo non significa che le cose
vadano necessariamente bene".
È quanto afferma la capogruppo Fdi in Regione Emilia-Romagna
Marta Evangelisti in relazione al monitoraggio a cura della
Fondazione Gimbe che, sostanzialmente, dà conto della capacità
delle Regioni di utilizzare le risorse dello Stato per garantire
i servizi essenziali.
"È una graduatoria in cui la Regione si piazza al primo posto
- sottolinea la capogruppo Fdi - ma questo non vuol dire essere
bravi. Si potrebbe piuttosto parlare, per cognizione di causa
diretta e indiretta, della regione meno peggio delle altre, non
la più virtuosa e brava come vuol far credere Bonaccini.
E non si tratta di ideologia, ma di fatti. Quando un paziente
viene mandato a decine e decine di km da casa per fare un
esame o una visita, quando deve ricorrere sempre più spesso ad
assicurazioni o pagare di tasca propria per curarsi subito
perché non c'è posto (se non essere preso in carico e mai più
richiamato senza essere avvertito), quando i pazienti finiscono
per andare alle visite di controllo per patologia pagando i
tickets e non dovrebbero. Si potrebbe continuare ancora e il
risultato sarebbe sempre lo stesso: questa non è la migliore
sanità. Quella della nostra regione è ancora migliore delle
altre soprattutto per gli operatori sanitari rimasti che stanno
sorreggendola sacrificando la qualità delle proprie vite.
Sacrificio che molti sono disposti a sostenere ancora per poco,
pronti a rassegnare le dimissioni esattame come hanno fatto e
stanno facendo tanti loro colleghi".
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