"Bisogna evitare assolutamente il ritorno alle mascherine e alla Dad e per fare questo abbiamo istituito un tavolo interdisciplinare per verificare insieme quali misure adottare per dare serenità ai ragazzi, al corpo docente e non docente e ai familiari a casa". Lo ha detto al Tg1 Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del Ministero della salute, in merito alle misure eventualmente da adottare contro la diffusione del Covid nelle scuole. "Dai primi dati in nostro possesso rileviamo un aumento abbastanza contenuto dei contagi ben al di sotto sia in termini percentuali che assoluti di quanto alcuni temevano", ha aggiunto.
Già ieri Vaia aveva sottolineato che rispetto al Covid-19, "oggi non possiamo reintrodurre l'isolamento, ma insieme agli altri ministeri si deve stabilire che tipo di malattia abbiamo davanti ora e serve un percorso interdisciplinare". "C'e' un problema medico legale che va risolto, al di là delle competenze del ministero della Salute", aveva aggiunto.
Intanto in Campania torna l'obbligo di indossare la mascherina negli ospedali. "I numeri del Covid restano ampiamente gestibili oggi, c'è un lieve aumento nelle degenze ordinarie, ma assolutamente restiamo a zero per la terapie intensiva". Così Antonio Postiglione, direttore generale per la tutela della salute e coordinatore del sistema sanitario della Campania, spiega all'ANSA i passi di tutela dal possibile contagio. "Li abbiamo applicati - spiega Postiglione - anche in modo un po' più forte rispetto a quelli indicati in due indicazioni alle strutture sanitarie a maggio e agosto per rimanere prudenti". In Campania nelle strutture ospedaliere è tornato quindi l'obbligo di indossare le mascherine di protezione in tutti i reparti per chi ci lavora, per i pazienti e per chi visita persone ricoverate. Sono esclusi dall'obbligo della mascherina i bimbi di meno di 6 anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili con la mascherina. C'è anche l'obbligo di eseguire il tampone diagnostico per il covid a chi entra nel pronto soccorso ed è affetto da stato febbrile e una sintomatologie delle vie respiratorie. Il tampone è invece sempre necessario per i pazienti che sono stati al Pronto Soccorso e siano poi ricoverati in reparti degli ospedali. Il tampone è anche necessario per i parenti che accedono alle strutture sanitarie per trovare i pazienti. La mascherina di protezione è obbligatoria per chi lavora, per i pazienti e i visitatori di strutture socio-sanitarie, socio- assistenziali, di lungodegenza, riabilitativa, strutture residenziali per anziani o persone non autosufficienti, ambulatori e aree assistenziali dei distretti sanitari di base.
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