"Come testimoniano i dati, il 2022 è
stato un anno in cui in molti casi sono state raggiunte le
migliori performance. Lo scorso anno le donazioni di organi
hanno toccato il massimo storico annuale, superando quota 1800 e
collocando l'Italia ai primi posti in Europa. E nel 2023 le
donazioni sono in ulteriore crescita". Tuttavia, "nonostante
questi risultati il fabbisogno non è ancora del tutto
soddisfatto". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio
Schillaci, intervenendo al decennale della nascita del Centro
Nazionale trapianti Operativo, in corso all'Istituto Superiore
di Sanità.
La donazione, ha detto, "è un gesto di civiltà che non costa
nulla e che ogni anno salva la vita di quasi 4mila persone.
Potrebbero essere molte di più se in numero sempre maggiore
dicessimo di sì. È questo il messaggio chiave che anche oggi
vogliamo veicolare".
Negli ultimi dieci anni, infatti, ha aggiunto il ministro, "è
rimasta sostanzialmente invariata la percentuale relativa alle
opposizioni al prelievo degli organi, una volontà negativa
espressa stabilmente ogni anno da circa un terzo dei cittadini
interpellati". Da qualche anno, ha ricordato Schillaci, "c'è la
possibilità di registrare in vita la propria volontà sulla
donazione quando si va al proprio Comune per l'emissione e
rinnovo della carta d'identità elettronica". E a breve sarà
ancora più semplice esprimere la volontà di donare, in ogni
momento, collegandosi con l'identità digitale al portale
nazionale. "Dobbiamo cogliere questa opportunità - ha concluso -
rafforzando le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione
per diffondere la cultura della donazione".
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