Un appello ai personaggi famosi, del mondo dello spettacolo ma non solo, a fare 'outing' in presenza di problemi di salute mentale o depressione, con l'obiettivo di combattere il pregiudizio che ancora resiste rispetto alle patologie mentali e che spesso spinge le persone a nascondere il proprio malessere ed a ritardare le cure con gravi conseguenze.
Arriva dalla presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Emi Bondi, alla vigilia della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra il 10 ottobre.
"Faccio appello a personaggi famosi a fare outing in presenza di problemi di salute mentale. Questo - ha spiegato Bondi in occasione di un incontro per il 150/mo anniversario della Sip - può infatti aiutare a vincere lo stigma e può fare da traino rispetto a tante persone che ancora hanno vergogna e reticenza a parlare dei propri disturbi. Di fronte a numeri crescenti del disagio mentale, è assurdo che le persone oggi abbiano ancora paura di parlare di salute mentale ed ancora più grave è che ciò porta in vari casi a ritardare le cure". Se personaggi noti o che hanno un ruolo di visibilità, nel caso soffrano di questo tipo di patologie, "riuscissero a parlarne apertamente, sarebbe un modo - rileva Bondi - per dare coraggio anche a tante altre persone, per condurre insieme una battaglia contro lo stigma".
Un esempio è arrivato da Fedez che, nei giorni scorsi, ha appunto parlato dei propri problemi psicologici oltre che aver invitato alle donazioni di sangue dopo il suo ricovero in ospedale. Un invito che ha spinto tanti a mettersi in coda per donare il proprio sangue. Una sorta di 'effetto Fedez' che, conclude la presidente degli psichiatri, "sarebbe importante si replicasse anche rispetto al campo della salute mentale".
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